Casa - le novità del 2015 - interventi e modifiche più semplici e veloci
Casa - le novità del 2015 - interventi e modifiche più semplici e veloci
Come avrete notato dallo spot televisivo in onda in questi giorni, le novità per le nostre case e le attenzioni verso di esse, sono parecchie. A seguire prenderemo in esame quelle relative agli interventi ed alle modifiche di edifici o appartamenti.
Il Decreto "Sblocca Italia" (Legge n. 164 del 11 Novembre 2014) ha semplificato alcune delle procedure attualmente in vigore sull'argomento ed abbattuto alcuni costi fissi previsti dalla normativa vigente.
Questo per agevolare i lavori di ristrutturazione o modifica degli edifici in essere.
Per ristrutturazioni si intendono tutti quei lavori di rinnovamento dello stabile, compresa la sostituzione di alcune parti dello stesso, oppure la creazione o l'abbattimento di pareti, l'apertura di porte interne, il miglioramento o la realizzazione di servizio igenico - sanitari o tecnologici.
Per modifica invece si intende l'accorpamento in un unico edificio di più stabili contigui più piccoli oppure la divisione di un grande edificio in stabili più piccoli.
I lavori possibili sono quindi numerosi, ma c'è da ricordare che non è possibile modificare le destinazioni d'uso degli immobili, nè modificare la volumetria complessiva dell'edificio.
Perchè sarà più semplice eseguire questi lavori?
Le opere descritte sopra non avranno più bisogno di alcun permesso da parte del Comune per essere eseguite. E' sufficiente infatti, prima dell'inizio dei lavori, trasmettere o via telematica o recandosi presso gli uffici comunali la CIL (Comunicazione Inizio Lavori) accompagnata da una asservazione da parte di un tecnico abilitato alla professione.
ATTENZIONE!! Se tra i lavori da eseguire ci fossero interventi riguardand la parti strutturali (scale, pilastri, muri portanti ed altro), la CIL non è corretta, bisogna infatti presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
I moduli di CIL e SCIA sono disponibili in tutti gli uffici tecnici dei comuni oppure nei siti internet degli stessi.
Nonostante le semplificazioni ci sono comunque una serie di documenti da accompare alla comunicazione in Comune:
- i disegni progettuali delle modifiche da apportare;
- la comunicazione di inizio lavori asseverata, cioè sottoscritta da un professionaista abilitato
- dati identificativi dell'Impresa che eseguirà i lavori
Al termine dei lavori dovrà essere presentata la comunicazione di fine lavori, valida per l'accastamento, a carico del Comune, che una volta ricevuta questa comunicazione dovrà tempestivamente inoltrare quanto necessario all'Agenzia delle Entrate per l'aggiornamento del catasto dell'immobile. Se non viene presentata la comunicazione di fine lavori, la procedura di accatastamento resta a carico del proprietario.
L'elenco completo e dettagliato dei documenti da presentare prima dell'inizio lavori lo si può trovare presso gli uffici tecnici comunali o nel sito web del comune stesso.
Quanto costa?
Grazie allo "Sblocca Italia" i costi da pagare ai comuni, per i lavori di frazionamento o accorpamento di edifici, sono sostanzialmente diminuiti. Si dovrà pagare infatti, solo nel caso in cui le trasformazioni effettuate aumentino la superficie calpestabile dello stabile, perchè genera un costo di servizi comunali aggiuntivi ("carico urbanistico": aumento dell'acqua, della fognatura, ...). Il costo di costruzione NON dovrà essere pagato.
I costi relativi al "carico urbanistico" saranno quantificati in base alle tabelle parametriche deliberate dall'amministrazione comunale.
Sperando di esservi stati d'aiuto, vi ricordiamo il sito internet governativo con tutti i dettagli sull'argomento, che trovate all'indirizzo https://casa.governo.it/tematiche/semplificazioni.html