Arte Posa di Franceschetti Michele

 

 

LEGNO LAMINATO: 

cos'è, quale scegliere e la sua manutenzione

Il legno laminato è un tipo di pavimentazione formato da quattro o cinque strati, di diversi materiali, tenuti insieme con un processo di pressofusione. Più nel dettaglio, la struttura di un pavimento laminato è la seguente:

Strato esterno (1)

Consiste in una pellicola super resistente, che si occupa della protezione della pavimentazione dai normali "incidenti domestici": macchie, bruciature, graffi, urti.

Strato decorativo (2)

E' lo strato che definisce l'estetica della pavimentazione e non è alro che una fotografia ad altissima qualità della pavimentazione reale che si vuole "imitare".

Strato centrale (3)

E' lo strato principale del pannello laminato, ed è composto da una fibra di legno, tecnicamente chiamata HDF - High Density Fibreboard. Questo strato assicura un'ottima resistenza nel tempo, e tra le sue caratteristiche principali spiccano le proprietà antiumidità.

Strato stabilizzante (4)

In realtà gli strati stabilizzati possono essere anche due. Si tratta di una contro bilanciatura per il pannello, che ne garantisce la perfetta aderenza al suolo, senza sollevamenti o infossamenti.

Esistono due grandi famiglie di legno modulare o laminato in commercio, che si differenziano tra loro per la modalità di composizione dei singoli pannelli.
La prima famiglia è conosciuta come HPL (Hight Pressure Laminated) e consiste nell'assemblaggio degli strati ad altissima temperatura, in due tempi, prima gli strati esterni e successivamente con quello centrale. Questa tecnica assicura una miglior compattezza tra i vari materiali, garantendo quindi una maggior resistenza e stabilità nel tempo.
L'altra famiglia invece prevede un solo ciclo di assemblaggio di tutti gli strati presenti. Si tratta quindi comunque di un buon prodotto, con prezzi molto inferiori rispetto agli HPL, ma ovviamente anche meno resistente.

QUALE SCEGLIERE?

Per la scelta della pavimentazione in laminato non è sufficiente guardare solamente l'aspetto estetico; è necessario tener presente la destinazione della pavimentazione e lo spessore dello stesso. 

La destinazione della pavimentazione è importante, in quanto determina la resistenza che la pavimentazione stessa deve avere. 

La pavimentazione in laminato ha due classificazioni di resistenza, che differiscono tra loro per il metodo di rilevazione, ma sono entrambi conosciuti dai rivenditori di pavimenti. Sia chiaro che più la pavimentazione è resistente più il suo costo aumenta, fino ad arrivare con i top di gamma ad avere un laminato costo quasi quanto un parquet tradizionale in legno. 

La prima classificazione è quella basata sulla normativa EN 13329/00 APP. E (resistenza al graffio e al calpestio) e prevede le seguenti classi: 

  • classe AC2: bassa resistenza al calpestio, 
  • classe AC3: media resistenza al calpestio, 
  • classe AC4: buona resistenza al calpestio, 
  • classe AC5: ottima resistenza al calpestio.

L'altra classificazione invece, definisce la resistenza in base al luogo di posa (residenziale o industriale) e all'intensità d'uso della pavimentazione (pesante, normale, moderata). Nell'uso residenziale abbiamo:

  • classe 21 per i carichi moderati (camere da letto), 
  • classe 22 per i carichi normali (salotti, sale da pranzo),
  • classe 23 per i carichi pesanti (cucine, corridoi,...). 

Nell'uso industriale abbiamo invece:

  • classe 31 per i carichi moderati, 
  • classe 32 per i carichi medi,
  • classe 33 per i carichi pesanti. 

Per quanto invece concerne lo spessore del laminato, c'è da far notare che più spesso risulta il pannello, più valore acquisisce e più costa. In commercio esistono laminati inferiori ai 6 mm di spessore, e sono in genere i più economici, poi ci sono quelli di media qualità che si aggirano intorno ai 7/8 mm e sono i più diffusi. I top di gamma sono quelli con spessore intorno ai 10 mm o più, e in termini di costo si avvicinano molto alle pavimentazioni in parquet più economiche.


Il pavimento in legno laminato può essere posato anche sopra a pavimentazioni esistenti, purchè la superficie di posa non presenti affossamenti o dossi.
Non è necessario un fondo specifico ed alla fine della posa il pavimento è pronto all'uso, senza tempi di asciugatura o attesa in genere.
Sul fondo verrà posato in modo uniforme e senza pieghe, un "materassino" isolante, solitamente in polietilene o materiale analogo, che insonorizza la pavimentazione e per quanto possibile livella eventuali irregolarità della pavimentazione. Una volta preparato il fondo, la posa avviene secondo la tecnica flottante che prevede l'incastro tra loro dei singoli listelli con la combinazione maschio - femmina.
La pavimentazione in laminato è, solitamente, compatibile con il riscaldamento a pavimento.

 La tecnica di posa consente anche eventuali ripristini e/o sostituzioni di listelli danneggiati. 

La pavimentazione in legno laminato ha una grande caratteristica che è quella di rimanere inalterata per svariati anni. La sua pellicola protettiva ne garantisce infatti un aspetto sempre brillante. Non solo, ne consente facilmente la pulizia, basta infatti un'aspirapolvere comune o uno straccio cattura polvere per la pulizia quotidiana. Per le macchie semplici basta invece, un panno umido, mentre per quelle più ostinate (colla, inchiostro, smalto, catrame, ...) è necessario l'intervento di un tecnico specializzato con gli appositi prodotti. 

Sono da tener in considerazione due importanti accortezze: 

  • evitare bagnare troppo la pavimentazione: ha comunque una componente di legno, e se l'acqua filtra può danneggiare i listelli laminati,
  • evitare, per la pulizia, detergenti a base di ammoniaca, che tendono ad eliminare il lucido dalle superfici.